A poche ore dal rilascio ufficiale della nuova major release di Windows, la cui attuale Windows 10 è stata rilasciata ormai 6 anni fa (29 luglio 2015, anche se l'ultimo aggiornamento 21H1 marca 30 settembre 2021), sono sorti moltissimi dubbi sull'effettiva usabilità su PC leggermente vetusti, sprovvisti del TPM (Trusted Platform Module) 2.0.
Al netto delle strutture di protezione, l'idea di Microsoft è quella di smuovere anche il mercato dei PC, che com'è noto, tutto sommato, è abbastanza statico da molto tempo con l'introduzione progressiva di nuovi PC che hanno le strutture compatibili con Windows 11, lasciando
Il paradosso è stata l'alzata di scudi da parte degli utenti che hanno PC abbastanza nuovi, ma senza il TPM 2.0.
Anche i processori sono stati al centro di un acceso dibattito nel corso degli ultimi tempi, in quanto alcuni di fascia alta (ad esempio l'Intel Xeon E5-1630 v3 (8 core a 3.70 GHz).
Anche sull'aggiornamento tramite Windows Update rimane ancora un po' di mistero, ma sembra che dopo questa alzata di scudi, i PC con Windows 10 potranno essere aggiornati, ma con, probabilmente, il non supporto degli aggiornamenti.
Sembra quasi di rivedere le scene post Windows XP, quando fu annientato definitivamente l'8 aprile 2014 (imperante da 5 anni Windows 7, rilasciato il 22 ottobre 2009, e Windows 8.x, rilasciato il 24 settembre 2012, e prossimo all'uscita di Windows 10).
I requisiti per usare Windows 11 sono:
- Processore: Almeno 1 gigahertz (GHz) con 2 o più core su un processore a 64 bit compatibile o SoC;
- RAM: 4 GB;
- Spazio di archiviazione: Dispositivo di archiviazione da almeno 64 GB;
- Firmware del sistema: UEFI, Compatibilità con Avvio protetto;
- TPM: Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0;
- Scheda video: Compatibile con DirectX 12+ o versione successiva con driver WDDM 2.0;
- Schermo: Schermo ad alta definizione (720p) con una diagonale maggiore di 9 pollici, 8 bit per canale di colore.
Cos'è il Trusted Platform Module
Il Trusted Platform Module (letteralmente modulo per una piattaforma fidata, spesso abbreviato come TPM) è il nome con cui vengono indicate sia le specifiche per la costruzione di un microchip deputato alla sicurezza informatica, pubblicate dal Trusted Computing Group, sia il chip stesso. Tale microchip viene generalmente implementato come modulo aggiuntivo per la scheda madre di un computer, ma si può trovare anche in palmari e in altri dispositivi elettronici.
Tale chip era noto in precedenza come Chip Fritz, nome che deriva dal senatore statunitense Ernest "Fritz" Hollings, forte sostenitore di questo progetto. Lo scopo del TPM è l'aumento della sicurezza informatica: ogni chip è dotato di una coppia di chiavi crittografiche uniche, che lo rendono univocamente identificabile, e di un motore per la crittografia asimmetrica per la criptazione dei dati.
Il Trusted Platform Module è progettato per essere disponibile su qualsiasi sistema operativo o piattaforma. Attualmente tali chip sono diffusi tra i portatili destinati all'utenza business e diversi produttori di schede madri e computer desktop forniscono il supporto opzionale a tale tecnologia.
Secondo la International Data Corporation, entro il 2010 tutti i portatili e praticamente quasi tutti i PC avrebbero dovuto esser dotati di TPM. Nonostante tale previsione, il chip TPM non si è diffuso in tutte le architetture.
Quando Apple passò ai processori Intel nel 2006, inserì il TPM in alcune, ma non tutte, le schede madri Mac, per poi eliminarlo completamente nel 2009.
A luglio del 2013, al rilascio delle specifiche di Windows 8.1, la Microsoft lo ha incluso tra i requisiti obbligatori a partire dal 1º gennaio 2015.
Il Media Creation Tool per tutti i PC
Al netto di questi dettagli squisitamente storici, alla domanda se fosse possibile usare Windows 11 su macchina reale o virtuale che non soddisfacesse i requisiti minimi richiesti è stato creato ed è disponibile gratuitamente su GitHub, uno script per Windows che consente di bypassare il problema delle specifiche hardware per l'installazione del programma (clicca qui).
NOTA BENE: PRIMA DI FAR PARTIRE LO SCRIPT DISABILITARE MOMENTANEAMENTE L'ANTIVIRUS, fino a fine elaborazione supporto
Quanto riportato qui di seguito è esclusivamente a scopo informativo ed esplorativo, senza garanzie di successo.
In soldoni, se volete provare, fatelo, a vostro rischio e pericolo... (si consiglia un PC e/o macchina virtuale dove poter giocare in sicurezza della macchina principale)
Fatta la doverosa premessa, scaricato e scompattato il programma, facciamo partire MediaCreationTool.bat
Avremo
Auto Setup Scelta della configurazione automatica per l'aggiornamento direttamente senza prompt, con modifica dell'edizione / fallback intelligente
Crea ISO per creare file ISO direttamente tramite snippet DIR2ISO, incluse eventuali personalizzazioni "oem"
Crea USB per la creazione di USB tramite MCT nativo, incluse eventuali personalizzazioni "oem" (richiede una volta)
Select in MCT per l'elaborazione MCT vaniglia senza modifiche "oem", lo script si chiude immediatamente controllo tramite set script vars, parametri della riga di comando o rinomina script come iso 21H2 Pro MediaCreationTool.bat impostare le opzioni di installazione di Windows consigliate che danno il minor numero di problemi durante l'esecuzione degli aggiornamenti raccogli la cartella $OEM$ con modifiche alla post-installazione come $OEM$\$$\Setup\Scripts\ setupcomplete.cmd o OOBE.cmd scrivi il file sources\PID.txt per preselezionare l'edizione all'avvio del supporto o all'installazione di Windows scrivi il file auto.cmd per eseguire l'installazione automatica senza richieste dal supporto, su richiesta
11: Salta il controllo TPM all'avvio del supporto tramite il file winpeshl.ini (più pulito dell'alterazione diretta dell'hive di sistema)
11: Salta il controllo TPM sull'aggiornamento dinamico - a livello di sistema (funziona per le anteprime interne), anche come script di attivazione/disattivazione autonomo
A questo punto scegliamo 11 e facciamo partire lo script che scaricherà il programma MediaCreationTool.exe di Microsoft e "farà in modo" da bypassare i controlli sull'hardware.
A questo punto non rimane che scegliere il tipo di supporto, (ISO o USB) e fare creare il supporto di installazione
Quando parte il programma di installazione, questo è simile (quasi uguale) a quello di Windows 10, quindi la procedura è semplice
Pe il Windows-Key, in assenza di codice di installazione è possibile installare il programma in versione prova per vedere com'è fatto senza problemi per circa 1 mese
Per par condicio, senza questa tool, avremmo la seguente schermata durante l'installazione
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