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Apple Macintosh - Da computer ad icona il Mac compie 40 anni




Nell'intervallo del Super Bowl del 22 gennaio 1984, il popolo americano assistette ad uno strano spot pubblicitario, che sembrava uscito a metà strada da Metropolis (quello di Lang del 1927) ed i Giochi Olimpici che si sarebbero svolti a Los Angeles qualche mese dopo.

Lo slogan fu semplice e diretto:

"lI 24 gennaio Apple Computer presenterà il Macintosh. E vedrete perché il 1984 non sarà come '1984′.".




Il riferimento era al Romanzo distopico di George Orwell "1984".

Lo spot fu girato da un certo Ridley Scott, che nel 1979, che diresse il primo capitolo di Alien, mentre nel 1982, diresse quello che è considerato il terzo caposaldo della cinematografia fantascientifica dopo Metropolis (1927) e 2001: Odissea nello Spazio (1968): Blade Runner.

Ma cos'era il Macintosh? Una mela?

Apple aveva lanciato Lisa un anno prima ed era un costosissimo "giocattolo" (circa 9.000$ dell'epoca) che usava l'interfaccia grafica, il mouse. 

Insomma una rivoluzione che fu... un flop nelle vendite.

Jobs non cedette ed in gran segreto fece mettere a progetto il successore di Lisa e lo chiamò Macintosh (come una particolare mela scoperto nel 1811 da John McIntosh sul suo podere a Dundela in Ontario).

L'idea fu rivoluzionaria in prima battuta perché per la prima volta un computer entrava in uno zaino, bastava semplicemente una presa di corrente e... et voilà il computer è servito era pronto all'uso.

I computer da sempre si sono sempre distinti per essere composti da tre parti: monitor, unità centrale e tastiera + mouse, vedere, almeno due pezzi in uno fu per lo meno interessante.

Poi ci fu l'idea del System 1, un sistema operativo che era nativo in interfaccia grafica (tutto sommato la stessa di oggi, almeno nella sua idea base), e con esso la possibilità di evitare di scrivere a consolle i comandi (tipico invece dei sistemi IBM e compatibili).

Fu un successo enorme, ma due problemi afflissero il primo modello: scaldava troppo perché non aveva una ventola di raffreddamento per renderlo più silenzioso possibile

Fu chiamato il Tostapane Begie, e fu, insieme con la scarsa memoria, l'assenza di un hard disk interno e la presenza di una sola unità floppy a renderlo terribilmente lento.

Altrettando memorabile fu la presentazione del primo Mac, appunto il 24 gennaio 1984



Ma furono le caratteristiche del primo Mac a far rilasciare solo nel 1985 (un anno dopo) da Aldus (ora proprietà di Adobe) il primo programma di Desktop Publishing: Page Maker, che sfruttava a pieno l'idea dell'interfaccia grafica nella realizzazione di testi destinati all'editoria

Ma non tutti sanno che, sempre nel 1985, la Microsoft rilasciò per Mac la prima versione di Excel, e che la seconda fu per Windows nel 1987, mentre nel 1990 fu rilasciato il primo Photoshop.

Questi due programmi in particolare, unito alla accattivante estetica (ed un ottimo piano marketing) resero il Mac il computer più in voga e più usato dai grafici e dalle tipografie per impaginare velocemente i lavori, anche per merito della Stampante Laser di Apple, la Apple LaserWriter.

Oltre questo Mac fu anche ispiratore, solo un anno dopo del suo concorrente di sempre, ovvero Windows, oltre che, nel 1986, ispirare il GEOS per Commodore 64/128 e Apple II prodotta dalla Berkeley Softworks


La resurrezione dell'iMac

Nel 1996 la Apple Computer aveva necessità di aggiornare il sistema operativo montato sui propri computer e contattò Jobs che propose il NeXTSTEP, sistema operativo della NeXT (società da lui fondata dopo l'estromissione da Apple). 

In cambio chiese che la Apple acquisisse la NeXT, all'epoca in grave crisi. 

Nel 1997, dopo risultati commerciali altalenanti, l'amministratore delegato di Apple Gil Amelio venne allontanato e Jobs assunse nuovamente la carica di CEO ad interim, ma senza stipendio ricevendo la cifra simbolica di 1 dollaro all'anno ma ricevendo diversi premi di produzione tra i quali un jet privato da 90 milioni di dollari (1999) e poco meno di 30 milioni di dollari in azioni (2000-2002). 

Steve Jobs negoziò un accordo col rivale storico Microsoft con lo scopo di sviluppare applicativi Microsoft Word ed Excel per il sistema operativo della Apple e porre fine ad alcuni contenziosi legali fra le due società. 

Jobs impose una rivoluzione aziendale decidendo la cancellazione di decine di progetti di prodotto lasciandone solo quattro e licenziando circa tremila dipendenti in un anno. 

La situazione della Apple, che a fine 1997 registrava un miliardo e quaranta milioni di dollari di perdite, migliorò sensibilmente con un utile a fine 1998 di oltre 309 milioni di dollari

Nel 1998 lanciò l'iMac, un nuovo e coloratissimo Macintosh (con il sistema operativo di derivazione NeXTSTEP) che cambiò radicalmente l'approccio usato nelle periferiche fino ad allora, cestinando in modo definitivo porte come le Parallele e Seriali passando il tutto ad USB e FireWire (std. IEEE 1394)

Estratto da How to Use Windows Windows 98 [1]


La serie iMac si è affermata nel corso del tempo per l'iconica visione del Personal All-in-one, diventata nel corso del tempo icona di stile e di identificazione del computer in senso stretto

iMac G3 Strawberry del 1999 con Scanner Epson 1250 Photo e 
Software Microsoft Office 2004 for Mac e Adobe PhotoShop CS2
(Archivio Storico Privato dicecca.net)

A tal proposito l'iMac G3 (quello sopra in photo) è anche un oggetto da museo.

Infatti sia il MoMA (Museum of Modern Art) di New York che il Victoria & Albert Museum di Londra, hanno tra le loro collezioni questo affascinante e pesante Mac.


iMac G3 Strawberry del 1999 con Scanner Epson 1250 Photo e 
Software Microsoft Office 2004 for Mac e Adobe PhotoShop CS2
(Archivio Storico Privato dicecca.net)


E, tra le tante cose che sono nate su questa macchina, nel 2011 Jimmy Wales progettò Wikipedia






Steve Jobs Introduce Apple iMac G3 (1998)

Processori dei Mac

I primi Mac avevo come processore i Motorola 68000 ed in seguito tutta la famiglia m68k fino alla metà degli anni 90 del XX Secolo.

Poi in seguito ad un accordo con IBM e Motorola, Apple diede vita ad un'alternativa di processori denominata RISC (Reduced Instruction Code) chiamata PowerPC.

Ma nel 2006 Apple decise di allinearsi, per la prima volta, ai PC usando lo stesso processore: Intel CoreDuo e poi i suoi derivati fino al 2020, quando ha introdotto i processori Apple Silicon M1


Conclusioni

A distanza di 40 anni Mac è stato per due volte in grado di rinascere dalle sue ceneri, e come detto, affermarsi non solo come alternativa al mondo PC, ma anche e soprattutto icona di stile sia in campo hardware che in campo software, che ha fatto da sfondo a molti film e serie televisive.

Con l'idea di non cambiare praticamente mai la sua interfaccia, ma aggiornando solo il design (cosa che Windows farà solo da Windows 95 a Windows 10, ritoccando sensibilmente l'interfaccia con Windows 11), ha mantenuto anche lo spirito di fedeltà verso i suoi clienti.

Ma la vera rivoluzione è stata quella di aver in qualche modo imposto un modo nuovo di ragionare e creato al contempo un nuovo modo di progettazione ad interfacce grafiche che non usavano più metodi proprietari e compatibilità di schede video (sembra archeologia oggi), ma aver fornito delle librerie e metodi nativi per cui con "poca fatica" si poteva creare un qualsiasi tipo di programma piccolo o grande che sia.

In ultimo, il fatto di essere stiloso e costoso (sicuramente più di un comune PC), lo ha reso sempre il punto luce di un ufficio, una casa, rispetto agli altri PC (ancora oggi) che, seppure a loro modo all-in-one, non hanno l'allure del Mac

Ultima chiosa, come ho spesso fatto, per comprendere bene sia la storia del Mac, ma anche di Windows e della corsa tra i titani Bill Gates e Steve Jobs nell'affermare i propri prodotti (stili di vita potremmo dire) si rimanda al film I pirati di Silicon Valley del 1999 diretto da Martyn Burke ed interpretato da Noah Wyle e Anthony Michael Hall. 

Cosa dire di più?

Buon Compleanno Mac


Note:

[1] How to use Windows 98 - Voll. I, II, III, CUEN, 2001 - Pagina 36 (Volume su Academia.edu)

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