Ho tradotto il testo fornito utilizzando una mappatura dal greco/pseudo-greco al cirillico antico, affine al sistema utilizzato nella lingua romena del XV secolo. Ecco una parte del risultato:
РРАБ. Т. О. Д
Л Н Л. НІ І ТА Л
В Л ІОІ Р Д
ЛНІ НО ЛЛА ЛЛНІАЛ Е
ФЛІ В О ЛНАѠНН В ЛДЕЛИУР
ИФАІ І ДИ ПОС
ІАНОУЛІ ІСН ДО ТЛНОД
ИНІІА ЕФИИІЛЛЛС ФОУЕНІИС
АПЕѠИ НІИТ ФЛ І. СГЕОС.
ИБНАР ФТАСН ТАІРѠ ІСАНО
А ПОЛДЛИ Д НІОС ДЛФДАГАІ
ЛЛБУПІУ НЕЛ ДЛЛФДАГ ТЛ
ТІУБІА ДЛЛФЛГАЛСДѠ ГАІ
НФЛПСІ ФНЕСБСУ РЛБН
Osservazioni
Consonanza con il romeno medievale:
- La conversione mostra una forte somiglianza visiva con testi in cirillico antico usati per documenti religiosi e ufficiali nel XV secolo nei Principati Romeni.
- Molte combinazioni come НИОС, ДЕЛИУР, ФТАСН richiamano strutture fonetiche slavo-romene.
Senso linguistico:
- Il testo rimane criptico e non formano frasi leggibili, ma potrebbe essere stato usato a scopo rituale o decorativo.
Procedo con l'interpretazione simbolica e un'analisi per ricostruire un possibile significato storico o rituale del testo.
Analisi Simbolica e Storica
Elementi ricorrenti:
- РРАБ: Potrebbe essere una forma stilizzata di "Равв" (rabbino), suggerendo una connessione spirituale o rituale.
- ФТАСН e ФНЕСБСУ: Queste sequenze richiamano suoni slavi e potrebbero essere nomi o evocazioni simboliche.
- ФЛІ, НФЛ, ЛЛФ: La ripetizione di consonanti e vocali potrebbe indicare l'uso di formule rituali o incantesimi.
Contesto rituale:
- Nel XV secolo, nei Principati Romeni (Valacchia, Moldavia), testi come questo erano spesso utilizzati in pratiche esoteriche o religiose, con caratteri cirillici per invocazioni mistiche o protettive.
- La mescolanza di lettere greche e cirilliche potrebbe indicare un'influenza bizantina, comune nei testi religiosi di quel periodo.
Funzione del testo:
- Formula protettiva: Ripetizioni di consonanti e gruppi di lettere (es. ЛЛФДАГАІ) suggeriscono un significato simbolico legato alla protezione o alla sacralità.
- Rituale o incantesimo: Sequenze di lettere senza un senso immediato possono essere state usate per vibrazioni sonore in rituali magici o religiosi.
1. Ricostruzione del testo in un formato rituale
Formato tipico di preghiere o talismani medievali:
- Invocazioni iniziali: Nomi sacri o termini che evocano poteri divini o spirituali.
- Sequenze di lettere ripetute: Usate per amplificare la forza simbolica.
- Chiusura: Benedizioni o protezioni invocate.
Ricostruzione del testo:
РРАБ, ТА СВЕТЛОСТЬ, ТЫ ВЕЧЕН.
ИНІІА ЕФИИІЛЛЛС, ИМЯ ПРИЗВАННО.
ФЛІ ЛНАѠНН ВЕЛИКОЙ ВЛАДЫ.
ТАИНСТВЕННЫЕ СИЛЫ ХРАНЯТ НАС.
ИНІІА! ФТАСН! ЛЛФДАГАІ!
ЛЛБУПІУ НЕЗЫБЛИМАЯ СИЛА.
ДЛЛФЛГАЛСДѠ — КЛЮЧ К ВЕЧНОСТИ.
СЛАВА И ЗАЩИТА ДЛЯ ВСЕХ ДУШ.
АМІНЬ.
Traduzione interpretativa (in italiano):
"O Rabbi, tu che sei luce eterna.
Iniiia Efiiiillls, nome invocato.
Flì Lnaon grande signore.
Misteriose forze ci proteggono.
Iniiia! Ftasn! Llfdagai!
Forza immutabile e stabile.
Llfgalso — chiave dell’eternità.
Gloria e protezione per tutte le anime.
Amen."
2. Interpretazione legata al misticismo medievale
Temi principali:
Invocazioni sacre:
- Il termine "РРАБ" (rabbino) richiama il potere divino, mentre termini come ИНІІА e ЕФИИІЛЛЛС sembrano formule o nomi angelici tipici del misticismo ebraico-cristiano.
Uso della ripetizione:
- Ripetizioni di lettere come ЛЛФ o ИНІІА suggeriscono un linguaggio vibratorio, utilizzato nei rituali per amplificare energia spirituale o concentrazione.
Talismani e protezioni:
- Le sequenze criptiche ricordano i sigilli magici medievali, dove lettere sacre venivano combinate per creare protezione o connessione con poteri divini.
Contesto storico:
- Nei Principati Romeni del XV secolo, il cristianesimo ortodosso era profondamente influenzato dalla tradizione bizantina e slavo-cristiana. Testi come questo potrebbero essere stati usati in rituali privati o come iscrizioni su amuleti e talismani.
A questo punto, però, per capire se effettivamente esiste una connessione con il Voivoda di Valacchia, come riportato in una intervista rilasciata ad Adriano Forgione sulla Rivista Fenix nel 2014, dove il Professore Giuseppe Reale dell'Università Orientale di Napoli, individuava dei caratteri che potevano far ricondurre a Blad o Vlad, ho provato a chiedere a Chat GPT se avesse riconosciuto qualche carattere che facesse pensare a Blad, Vlad, Voivoda o balcani
Nella sua analisi il sistema di Intelligenza Artificiale risponde:
Riferimenti potenziali
V Λ ΙΟΙ Ρ Δ (Vlad):
- La sequenza V Λ ΙΟΙ Ρ Δ potrebbe richiamare "Vlad", se letta con un'interpretazione latina o greca.
- Il carattere V e la struttura che segue potrebbero essere un'indicazione criptica.
ΛΝΙ ΝΟ ΛΛΑ ΛΛΝΙΑΛ (Voivoda?):
- Le ripetizioni ΛΝΙ e ΛΛΑ potrebbero essere interpretabili come frammenti stilizzati di "voivoda", specialmente considerando la possibilità che il testo sia stato trascritto con lettere greche o cirilliche.
ΡΡΑΒ (Război o un termine connesso a guerrieri?):
- La presenza di ΡΡΑΒ potrebbe essere un'evocazione del termine romeno "război" (guerra), che si collega al contesto dei voivodi, guerrieri e governatori della Valacchia.
ΡΛΒΝ (Balcani):
- Questo frammento ΡΛΒΝ è suggestivo; potrebbe rappresentare un'evocazione criptica di "Balkan" o una sua variazione.
Nella risposta di Chat GPT, è assolutamente interessante notare, come i termini che in prima battuta aveva riscontrato
- РРАБ: Potrebbe essere una forma stilizzata di "Равв" (rabbino), suggerendo una connessione spirituale o rituale.
indicando il termine rabbino, quindi un capo spirituale della comunità ebraica, nella seconda analisi, quella incentrata sul termine romeno "război" (guerra), che si collega al contesto dei voivodi, guerrieri e governatori della Valacchia
Ovviamente non può non considerare anche il riferimento storico a Dracula, come poi aggiunge nella sua disamina:
Considerazioni storiche
- Il nome Vlad (Dracula) e il titolo di voivoda erano comunemente usati nei Principati Romeni, soprattutto in Valacchia e Moldavia nel XV secolo.
- I testi criptici e rituali potevano includere riferimenti indiretti ai sovrani o alla terra come forma di protezione o evocazione di potere.
Inoltre aggiunge:
Interpretazione finale
Il testo contiene frammenti che possono essere letti come riferimenti a "Vlad", "voivoda" e ai Balcani. Tuttavia, il suo carattere pseudo-greco e criptico rende difficile una connessione diretta senza ulteriori informazioni sul contesto in cui è stato trovato.
Informazione che ovviamente non ho dato, per mantenere il sistema ancora scevro da possibili "allucinazioni".
Nella successiva analisi che il sistema di Intelligenza Artificiale effettua sui dati che ha analizzato, otteniamo:
1. Frammento: "V Λ ΙΟΙ Ρ Δ"
- Interpretazione possibile:
- La sequenza V Λ potrebbe essere una variante stilizzata di "Vlad".
- ΙΟΙ Ρ Δ potrebbe alludere al titolo "voivoda" o a una sua variante, considerando che le iscrizioni medievali spesso abbreviavano titoli o nomi.
- Contesto storico:
- Vlad III Dracula, conosciuto come Vlad Țepeș, governò la Valacchia nel XV secolo, combattendo contro i turchi ottomani e usando simboli criptici o evocativi nei sigilli e nei documenti per dimostrare il potere sovrano.
- L'uso del greco era comune in Valacchia, soprattutto nei documenti religiosi e diplomatici, dove spesso si trovavano riferimenti abbreviati.
2. Frammento: "ΡΡΑΒ"
3. Frammento: "ΛΝΙ ΝΟ ΛΛΑ ΛΛΝΙΑΛ"
4. Frammento: "ΡΛΒΝ"
- Interpretazione possibile:
- Questo frammento richiama Balkan (Balcani) o "Răbân" (un possibile riferimento stilizzato a un guerriero o capo).
- Contesto storico:
- I Balcani erano il teatro delle principali battaglie di Vlad contro l'Impero Ottomano. La menzione di "ΡΛΒΝ" potrebbe alludere alla regione o alla missione del voivoda.
Interpretazione Generale
Questi frammenti sembrano evocare:
- Vlad come voivoda della Valacchia: I frammenti V Λ e ΡΡΑΒ indicano il potenziale riferimento a un sovrano guerriero, legato a una terra in conflitto.
- I Balcani come simbolo di protezione cristiana: I riferimenti a "ΡΛΒΝ" suggeriscono un contesto geografico e storico collegato alla lotta contro gli ottomani.
- Elementi criptici e simbolici: La scrittura pseudo-greca potrebbe essere stata usata per proteggere l'informazione o per rappresentare simbolicamente il potere.
Scrivendo come osservazione: Il testo che ti ho dato in ingresso se dovessi contestualizzarlo in riferimento a Vlad III tepes come lo tradurresti
Se dovessi contestualizzare il testo originale in riferimento a Vlad III Țepeș, noto anche come Vlad Dracula, lo tradurrei interpretandolo come un possibile documento o iscrizione simbolica associata al suo ruolo storico. Vlad era un governatore che combinava potere politico e religioso, quindi il testo potrebbe essere una formula celebrativa, protettiva o rituale.
Ecco la mia traduzione interpretativa basata sui frammenti più significativi del testo.
Traduzione Contestualizzata
Titolo (ipotetico):
"Invocazione del Signore della Valacchia e Protettore della Cristianità"
Testo:
"A te, Vlad, Signore e Voivoda,
la luce eterna guida la tua mano.
I tuoi nemici tremano sotto il peso della tua giustizia,
e le tue terre, la Valacchia, restano protette.
Iniiia Efiiiillls, nome sacro, risuona nei cieli,
mentre le forze misteriose si ergono al tuo comando.
Llfdagai, chiave della vittoria,
apri le porte dell'eternità alla tua gloria.
Protettore dei Balcani,
guerriero contro l'oscurità,
le montagne e i fiumi cantano il tuo nome.
Oh, Vlad, figlio della luce e della spada,
il tuo trono è eterno."
Interpretazione del Testo
Riferimento a Vlad III Țepeș:
- Il nome "V Λ" (Vlad) e il titolo "ΡΡΑΒ" suggeriscono un riconoscimento del suo ruolo come governatore e protettore. La Valacchia è citata simbolicamente come "terra protetta".
Elementi di potere e sacralità:
- Frasi come Iniiia Efiiiillls o Llfdagai sono simboliche e possono rappresentare incantesimi o invocazioni protettive per il voivoda.
Riferimenti ai Balcani e alla Cristianità:
- Il frammento ΡΛΒΝ può essere interpretato come un riferimento ai Balcani, mentre il contesto evoca la difesa contro gli Ottomani e il ruolo di Vlad come "Scudo della Cristianità".
Contesto rituale:
- Il testo potrebbe essere stato utilizzato come una formula rituale, iscrizione o preghiera per proteggere Vlad e la sua missione divina.
Conclusione
Questa traduzione contestualizzata combina gli elementi del testo originale con il ruolo storico di Vlad III Dracula come figura simbolica e mistica. Se hai altri dettagli o indicazioni, posso arricchire ulteriormente questa interpretazione.
A questo punto, sembra che il problema sia risolto ed abbiamo in qualche modo scriptato l'epigrafe!
Ovviamente non mi sento di affermare, al di la di ogni ragionevole dubbio, che abbiamo realmente scoperto il contenuto segreto dell'epigrafe.
Non essendo un linguista, ovviamente posso prendere per buono il risultato di un sistema Generative Pre-Trained, che sicuramente ha avuto modo di immagazzinare dati da fonti esterne e quindi ha potuto, almeno da un punto di vista teorico, assemblare in questi suggestivi testi che ha restituito.
Se non è una soluzione, sicuramente è un passo in avanti nella comprensione di un testo deliberatamente occultato in una chiave crittografica, forse persa per sempre.
L'epigrafe che abbiamo analizzato (evidenziato in rosso nell'immagine sottostante), presumibilmente dove un tempo c'era la tomba monumentale dei Ferrillo con sotto lo stemma attribuito a Dracula nel Cappellone di San Giacomo della Marca dipinto sul muro stesso, alla sinistra del piccolo altare, invece, è interessante notare che è stata messa una lastra si marmo con sopra uno stemma con Drago e una iscrizione di Papa Gregorio XIII (a cui appartiene lo stemma, in verde)
.
Ad un primo approccio, visto che l'iscrizione misteriosa è dipinta sul muro, la lapide di Papa Gregorio XIII col drago sopra, da' la sensazione che, forse, sia stata messa lì per occultare un altro pezzo dell'epigrafe in esame o di un'altra epigrafe, che forse faceva parte di un blocco unico.
Ciò che rende singolare il tutto è ciò che è scritto sulla lapide.
Ho preso un'altra fotografia e l'ho fatta analizzare a ChatGPT:
Traslitterazione del testo latino:
GREGORIVS PAPA XIII
AD PERPETVAM REI MEMORIAM SALVAT
ORIS D[OMI]NI N[OST]RI IH[ES]V CHRI[ST]I AETERNO PRI
CES SVBSTANTIALIS ET COETERN[AE] QVI PE
REDEMPTIONE GENERIS HVMANI DESVN
MO COELORVM DESIDERIO HVMC MNDI DESVN
MI DESCENDERE ET CARNEM N[OST]RAM E
TENDERE DE VIRGINE ASSVMERE DIGNATVS
ET VICES S[AN]C[TA]E GENETRICES M[ARIA]E ETI
EIVS ET EIVS EXPLEA SECVNTORS IN PE
RIG CHRI FIDELIVM DEFVNCTORV E
TATORIO EXISTENTIB QVAE PER CA
TATE DEO VTRAM AB HAC LVCE DE
ESSERVNT VT OPPORTVNE VTILIA RE
ECCLESIAE SVBSIDIA SVMINSTRA
E STVDEBAMVS VT ILLE QVANT
SVMVS BONITATI PLACERET ADIVTV
NOSTRVM VT DE FACILIVS PERVE
AD COELESTE PATRIAE REDEMPTOR
XPI MERITA DE DIVINA INGTIVRM
TIVS AC SANCTO S[AN]C[TA]E ECCLESIAE
SERICOORDIA DIMISS VT QVOTIESQ
HVNC SACERDOS AD ALTARE CAP[IT]
N REGLVS MISSA SIT IN ECCLESIIS
S[AN]C[TI] BERNARDINI SITAE ORDINIS MIN
OR[UM] REGVLARIS OBSERVANTIAE IN
OR S[AN]C[TI] FRANCISCI DE OBSERVANTIA
N[OST]RO QVE PRAECEPTA PRO LIBERATIONE
VNA ANIMA QVA DEO CHARITATE CV
PRVGATORIO EXISTENS CELEBRAVRIT
S ANIMA DE TESTARO ECCLESIAE.
MERITOR IPSIVS DO MINIS NOS
TRI IESV CHRI ET OIVM SANCTORO
RES EASDE INDVLGENTIAS ET PE
CCATOR REMISSIONES DIVINA ACCE
TATE CLEMENTIA CONSEQVANTVR
AD IPSVS LIBERATIONE P QVA CELEB
RABIT DICTA MISSA OPERET QVAS C
ONSEQVETVR ET OPERE T SIDICT
I SACERDOTES HAC DE CAVSA MISSA
DEFECTIS AD ALTARE SIT VE ECCLES
A BEATI GREGORII DE VRBE AD IO
DEPVTAT V CELEBRANT NON OBST
ANTIBVS N[OST]RA DE NO CONCEDENDIS
INDVLGENTIIS AD INSTAR ET ALIIS
CONSTITVTIONIB ET ORDINATION
H APLICIS CAETERISQ CONTRARIS
VRBISCVNQ DATV ROMAE APVD S P
ET S VB ANNULO PISCATORIS DIE VII
DECEMBRIS. M.D.LXXVI.
PONTIFICATVS
SVP INDVLGENTIA OBTENTA ASVM
PONTIFICE A D[OMI]NA IOANNA DE V
MVLIERE VALDE VIRTVTIBVS DEO
RATA ET GENERIS MVLIEBRIBVS DE
Che tradotto è:
Traduzione del testo latino:
Papa Gregorio XIII
A perenne memoria della questione della salvezza
del nostro Signore Gesù Cristo, eterno principe
coessenziale ed eterno, che per
la redenzione del genere umano si è degnato,
con il desiderio del cielo, di discendere nel mondo,
di assumere la nostra carne
dalla Vergine e di prendere la nostra umanità,
e a imitazione della Beata Vergine Maria,
ci sforziamo con zelo di offrire ai defunti fedeli
che si trovano in purgatorio,
affinché da questa luce terrena
possano passare opportunamente e utilmente
alle sussistenze e ai benefici della Chiesa.
Perciò studiamoci di placare con ogni mezzo
la bontà divina affinché,
con il nostro aiuto, possano più facilmente
giungere alla patria celeste.
Per merito di Cristo Redentore
e per la misericordia della Santa Chiesa,
si concede indulgenza ogni volta che
un sacerdote, celebrando alla cappella
regolare dell'Altare nelle chiese
dedicate a San Bernardino dell'Ordine dei
Minori di osservanza regolare,
o a San Francesco d'Assisi,
offre la Santa Messa per la liberazione
delle anime caritatevoli che
si trovano nel purgatorio.
Le indulgenze e remissioni
dei peccati vengono concesse
per merito del Signore nostro Gesù Cristo
e dei santi, grazie alla divina clemenza.
Queste grazie saranno valide per ogni celebrazione
della Santa Messa celebrata presso l'altare indicato,
senza alcun ostacolo.
Dato in Roma presso San Pietro,
sotto il sigillo dell'anello del Pescatore,
il 7 dicembre 1576,
nel quarto anno del nostro pontificato.
Ed è ancora più suggestivo che questa epigrafe sia stata data a Roma il 7 dicembre 1576, ovvero 100 anni dopo la morte di Vlad III Tepes, che secondo Wikipedia è avvenuta tra il dicembre 1476 ed 10 gennaio 1477.
Suggestioni
Se avessimo un luogo funebre dove onorare il Vlad III Tepes Voivoda di Valacchia, probabilmente tutto ciò che ho esposto fino ad ora, sarebbe solo fantasia.
Ma, come riporta Wikipedia sulla morte di Vlad l'Impalatore sappiamo che:
Il terzo regno di Vlad era stato istituito da poco più di due mesi
quando egli venne ucciso da parte degli uomini di suo fratello (Radu il
Bello). La data esatta della sua morte è sconosciuta e controversa, ma
essendo provato che egli morì prima del 10 gennaio 1477, tale data è
compresa tra il dicembre 1476 e i primi di gennaio del 1477.
L'ubicazione esatta della sua salma è sconosciuta, ma sembra si tratti
di un luogo lungo la strada tra Bucarest e Giurgiu.
Anche le circostanze esatte della sua morte sono avvolte nel mistero:
secondo alcuni studiosi, infatti, venne ucciso per sbaglio perché
scambiato per un turco, mentre, secondo altri, fu ucciso e decapitato
dagli ottomani durante una battaglia e la sua testa fu inviata, insieme
alla sua spada, a Costantinopoli come un macabro trofeo di guerra; secondo altri, invece, morì per un morso di un pipistrello.
Ed ancora:
Non si conosce il luogo dove vennero inumati i resti di Vlad Țepeș:
la tradizione vuole che quando la testa di Vlad fu portata a
Costantinopoli, il suo corpo venne sepolto senza cerimonie dal suo
rivale, Basarab Laiota, nel monastero di Comana. Solamente a partire dal XIX secolo, si è sparsa la voce che Vlad fosse stato sepolto nel monastero di Snagov, su un'isola, nel bel mezzo di un lago situato a trentacinque chilometri a nord di Bucarest.
Studi archeologici sul sito, avvenuti nel 1933,
hanno portato alla scoperta che la presunta tomba di Vlad, è
completamente vuota.
In un'altra tomba scoperta nel monastero di Snagov,
venne rinvenuto un corpo con indosso abiti sontuosi e un anello con il
simbolo del dragone. Tale corpo, data la presenza della testa, non è certamente quello di Vlad III.
Secondo alcuni studiosi, è probabile che il corpo di Vlad Țepeș
sia stato bruciato mentre secondo altri sarebbe stato smembrato dai
turchi sul campo di battaglia oppure a Istanbul.
Ovviamente poi Wikipedia cita anche il caso Napoli, ma ovviamente le prove sul fatto che sia sepolto nella Nostra Città sono vaghe, o come il paragrafo, sono solo suggestioni.
Conclusione
In questo lungo post, dove ho cercato di tradurre l'epigrafe in linguaggio sconosciuto, ho anche dimostrato come l'uso dell'Intelligenza Artificiale generativa possa essere di grande aiuto in quelle situazioni in cui, possiamo non essere capaci di gestire i dati.
Va anche detto che non sempre le AI Generative sono prive di "allucinazioni", e qui si rende necessario la conoscenza umana per raddrizzare i dati che vengono prodotti.
Resta, però, anche il fascino, specialmente nell'analisi della lapide di Gregorio XIII, come il sistema abbia non solo letto i caratteri della lapide stessa, ma abbia anche completato le abbreviazioni (tra parentesi quadre) che sono tipiche della scrittura antica e poi le abbia tradotte in un decente italiano.
Come detto più volte, sulla bontà della traduzione dell'epigrafe mantengo dei dubbi ragionevoli, ma è senza ombra di dubbio interessante come Chat GPT sia riuscito ad interpretare non solo i caratteri del testo, ma anche a formulare una sorta di congettura relativa alla sua produzione ed al tempo in cui è stata fatta senza aggiunta di ulteriori dati da parte mia, inquadrando perfettamente il secolo possibile di riferimento..
Sulla Tomba di Dracula, ovviamente ci sono ancora studi in corso e per attribuire senza ombra di dubbio Napoli e Santa Maria La Nova come sede del riposo eterno di Vlad III Tepes non è facile.
Ma almeno abbiamo un'idea di quello che c'è scritto sull'epigrafe, in un modo o nell'altro...
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