In questo post analizzeremo come riciclare un vecchio PC Asus EEE PC 1005-H come macchina Linux con desktop grafico.
In questo post vediamo come installare l'interfaccia KDE su un CentOS 7
Nulla vieta, però, che si possano anche usare le altre impostazioni viste sin qui in dEC System IV.
Introduzione al problema del riciclo delle macchine
Questa parte è tranquillamente bypassabile, ma illustra il progetto che sto portando avanti per una consapevole gestione delle macchine datate in ambito aziendale/privato.
Nel post Windows 11 - Creare il supporto di installazione per i vecchi PC senza le specifiche richieste, nella parte introduttiva alla soluzione, iniziavo, come in questo caso, un'analisi del problema della tecnologia cosiddetta superata soffermandomi su come molti PC vecchi, ma alcuni solo di età, ma non nei fatti reali.
Nel caso specifico considerare vecchio un PC i7 con 16GB di RAM e 1GB di scheda video dedicata (ma potrebbe essere benissimo un Surface della prima ora con i5 e 4GB di RAM), solo perché è del 2011 e perché non possiede alcune componentistiche dell'ultima ora (TPM e avvio protetto su tutti, oltre la processore non in lista) diventa quantomeno surreale per quello che si può fare e non fare con una macchina di questa portata.
La mia visione, opinabile naturalmente, è quella che non si può buttare un PC solo perché vecchio e qui Linux da una mano.
Il PC in uso è un vecchio (classe 2009/2010) Asus EEE PC 1005-H biprocessore Intel Atom 32bit e con 2GB di RAM, che si e no supporta Windows 7 Starter (ottimo con l'immortale Windows XP), ma che con un sistema leggermente meno pesante può fare ancora la differenza.
Del resto Linus Torvalds (il padre di Linux) si chiedeva se valesse la pena ancora includere nel kernel codice per i486, processore tendenzialmente "morto" per l'utenza classica PC dal 1995 circa (quando il Pentium di affermò sul mercato, da un progetto del 1993) ma di fatto ritirato "solo" nel 2007 e lanciato nel 1989, come il suo predecessore Intel 80386, lanciato nel lontano 1985 ed anch'esso ritirato nel 2007.
Entrambi i circuiti sono stati usati, nelle versioni successive per prodotti di tipo embedded.
Esiste quindi un sistema circolare, tanto vale provarci... anche perché possiamo non considerare buttati i soldi investiti nel corso degli anni.
Del resto i sistemi ormai lavorano in remoto con i "server" che forniscono servizi, e se un PC, ad esempio un predecessore di questo Asus, il EEE PC 900 è ancora usabile come "terminale stupido" perché non provare a gestire queste macchine come terminali ad uso specifico (quasi embedded)?
Installiamo i pacchetti dell'interfaccia grafica
In prima battuta dobbiamo installare i pacchetti dell'interfaccia grafica. Si può scegliere tra la KDE e GNOME.
In questo post abbiamo scelto KDE, ma se si preferisce (o provare) GNOME, alla riga 1 basta modificare kde con gnome: yum groupinstall "gnome" "X Window System" -y
1 - yum groupinstall "kde" "X Window System" -y
A questo punto si dovrà aspettare che il sistema risolva le dipendenze e installi i circa 456MB di dati
A questo punto dobbiamo riavviare la macchina usando al solito
shutdown 0 -r
Una volta riavviato il PC il sistema si presenterà ancora con accesso alla stessa interfaccia a caratteri, quindi:
2 - systemctl get-default
3 - sudo systemctl set-default multi-user.target
A questo punto dobbiamo riavviare, usando anche la seguente sintassi rispetto a shutdown 0 -r
4 - sudo systemctl reboot
dopo il riavvio, sono necessari altri passi:
5 - systemctl get-default
A questo punto abbiamo due strade o quello di far partire l'interfaccia grafica a comando da terminale o farla partire per default all'avvio del PC
Nel caso si voglia partire l'interfaccia da terminale basta scrivere
startx
al prompt dei comandi e sul PC dove è ospitato CentOS parte l'interfaccia grafica, in caso contrario, ovvero far partire con interfaccia grafica all'avvio, basta seguire i punti 6 et 7
6 - sudo systemctl set-default graphical.target
7 - sudo reboot
Va ricordato che a prescindere se si usa il PC con interfaccia grafica o meno, ogni volta che ci si connette con SSH (putty o ssh da Windows 10/11) l'interfaccia è sempre e solo a caratteri.
Per usare l'interfaccia grafica da remoto è necessario installare xrdp (un parente strettissimo del Desktop Remoto di Windows) ed usare appunto, da Windows Connessione a Desktop Remoto.
Ma questo sarà oggetto di un altro post.
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